E’ una delle più preziose e importanti aree protette della valle d’Aosta. Tutela un territorio spettacolare e ricco di biodiversità. Scopri gli itinerari naturalistici, borghi e i luoghi più belli da vedere
Visita il Parco Naturale del Monte Avic
Il Parco Naturale del Monte Avic è un piccolo gioiello al cui interno sono incastonati tantissimi tesori. Piccola area, rispetto al gigante del Gran Paradiso che si trova a “pochi passi”, ma conserva una ricchezza naturalistica di tutto rispetto. Possiamo iniziare dal fatto che sono presenti una trentina di laghi, dei quali il Gran Lago è il più esteso e fa da specchio a un trittico di monti: Monte Belplà (2829 m), Gran Rosso (2866 m) e il più alto di tutta l’area il Monte Glacier (3186 m).
Oltre al Vallone di Champdepraz, l’area è solcata dalla Val Chalamy ricca più per i suoi minerali che per la pastorizia e lo sfruttamento di questo suolo partì dal XVII secolo. La più importante miniera che forniva minerali di rame al Regno Sabaudo è stata quella D’Hérin che ha cessato la sua attività nel 1957 mentre la più alta a m 2600 di quota è la miniera del Lago Gelato, proprio sotto il Monte Iverto.
I primi visitatori dell’area furono gli alpinisti attratti dalla vetta del Mont Avic che per raggiungerla impiegavano fino a 12 ore di cammino partendo dal fondovalle. La storia non si ferma agli escursionisti o alle miniere ma di estende in altri settori che sono testimoniati da emergenze che andiamo a visitare.
Cosa Vedere nel Parco Naturale del Monte Avic
Il “RU” Chevrère è un antico canale di irrigazione, costruito il pietra a secco, portava l’acqua fin nella vallata di Champdepraz. Per visitarlo occorre percorrere un breve sentiero che parte dalla località Crest (tra Alpe Serva e Veulla – sentiero 7b). Il Museo comunale di Champdepraz è costituito da due sale dove sono illustrati i lavori dell’uomo e i profili della natura del Parco. Vengono anche messi in evidenza le testimonianze che riguardano la Pro-Schola di Champdepraz; scuola che aveva il compito di istruire i figli, rimasti a valle, di alcuni valdostani che erano emigrati a Parigi. Gettaz e Boden sono due villaggi caratteristici fondati da popolazioni di origine germanica. La loro peculiarità sta nell’architettura legata il primo alla coltivazione dei cereali che tenevano nei “reucard” – granai ricavati dai tronchi di larice – e il secondo al castagno.
La Fauna dell’Area Protetta
La fauna del Parco Naturale del Monte Avic è assai varia. Tra gli animali che frequentano il parco è stata scelta come mascotte un insetto di rara bellezza, la farfalla Apatura iride.
Tra gli altri animali di un certo rilievo vi è la salamandra nera e gialla; il crociere con il suo caratteristico becco per aprire i pinoli; il Picchio nero e il picchio muraiolo che predilige le rocce a picco e dalle ali sopra per gran parte d’un rosso brillante e sotto nere; il Fagiano di monte e la Civetta capogrosso con una livrea che di giorno la mimetizza tra i rami degli alberi; il vivace scoiattolo che ha l’abitudine di conservare il cibo in tante piccole dispense – di solito poste alla base degli alberi – che però spesso di qualcuna dimentica il punto esatto e dai frutti interrati nascono nuove pianticelle e la nocciolaia che, nutrendosi dei semi, collabora alla diffusione del pino cembro. Infine tantissime specie di farfalle, molte delle quali legate alla foresta, hanno scelto la Valle Champdepraz come dimora abituale; nel parco sono state censite più di 1000 specie.
La Flora del Parco
La flora del Parco Naturale del Monte Avic è invece caratterizzata da estese foreste, le vere regine del parco, formate soprattutto da pino uncinato, diffuso in Val Chalamy, che deve il suo nome ai caratteristici uncini che si trovano sulle squame dei coni. Seguono boschi non troppo estesi di pino silvestre, di castagno e faggio che in Valle d’Aosta vegeta solo in quest’area. Inoltre il pino cembro e il larice che ha la caratteristica di assumere in autunno il colore giallo-rossastro e la successiva perdita degli aghi.
Passando agli arbusti che crescono nel Parco Naturale del Monte Avic, bellissimi sono i rododendri, modeste piante che però hanno la caratteristica di coprire vaste aree così che al momento della fioritura tutto assume un colore rossastro. Infine è bene fare qualche accenno alle piante erbacee come il delicato ranuncolo dei ghiacciai che fiorisce in piena estate e arriva a vegetare fino a quota 3500 m e a volte anche a 3700 m.
Il prezioso e protetto fiore dell’aquilegia che predilige i boschi di larice e pino. Segue ancora l’erioforo dal caratteristico pennacchio, esclusivo delle zone umide come la drosera, pianta carnivora di “insetti” entrambe molto diffuse nel parco.
Gli Itinerari del Parco
Gli itinerari nell’alta Val Chalamy sono numerosi e attraversano tutto il Parco Naturale del Monte Avic. In partcolare portano a visitare vari siti di una certa importanza storica come Veulla e il Lac Leser, gli alpeggi Leser Damon e Leser Désot. Inoltre lo splendido Lago La Serva al quale si giunge attraversando una bella foresta di Pino uncinato. Il Lago Bianco, Lago Nero e Lago Cornuto, sono tutti e tre vicino al Rifugio Barbustel. Lungo il percorso si possono godere, nel periodo estivo, stupende fioriture e nel periodo invernale scenari dominati dal manto nevoso. Fussy, Crestaz, D’Herin sono caratteristici villaggi, ognuno con la sua peculiarità, che si possono raggiungere sia a piedi che con la mountain-bike ed esplorare i dintorni alla ricerca delle bellezze naturali.
Come visitare il Parco Monte Avic – Informazioni Turistiche
Parco Naturale Monte Avic
Località Covarey, 21 – 11020 Champdepraz (AO)
Telefono: +39 0125.96.06.68
Sito Web: www.montavic.it