Guida per conoscere l’Abbazia di Sant’Angelo in Formis vicino a Capua in Campania, oggi elevata a rango di basilica minore; è una delle mete di pellegrinaggio più celebri della regione
Storia dell’Abbazia di Sant’Angelo in Formis
L’Abbazia di Sant’Angelo in Formis sorge su un pendio esteso alle pendici occidentali del monte Tifata. Elevata a basilica minore, è dedicata a San Michele Arcangelo. Secondo documenti storici il complesso religioso veniva chiamato “ad arcum Dianae” cioè “presso l’arco di Diana” accertando così la presenza di un tempio dedicato a questa divinità dove ora sorge l’Abbazia.
Successivamente si fa riferimento all’edificio con “ad Formas”, “Informis” o “in Formis” a cui sono state attribuite vari ipotesi sull’origine del termine. La costruzione dell’Abbazia di Sant’Angelo in Formis venne iniziata durante l’epoca longobarda, grazie alla diffusione che ebbe il culto dell’Arcangelo Michele presso i Longobardi verso la fine del VI secolo.
Visita l’Abbazia di Sant’Angelo in Formis
Al XII secolo sono stati attribuiti il rifacimento del portico antistante la chiesa, con nuovi affreschi, e una ricostruzione del campanile in seguito a un crollo. Davanti alla facciata è stato realizzato un porticato composto da cinque arcate ogivali sorrette da quattro colonne.
Sulla destra della facciata notiamo il campanile a base quadrata dove il basamento è stato costruito utilizzando blocchi di reimpiego, disposti in modo regolare mentre sul piano superiore sono presenti strette bifore.
Cosa vedere nell’Abbazia di Sant’Angelo in Formis
Dal portico si accede all’interno della basilica dove sono presenti tre navate, ciascuna caratterizzata da un’abside alla fine. Le colonne che dividono le navate sono anch’esse, come gran parte della struttura, realizzate con materiali provenienti da edifici di epoca romana. Il ciclo di affreschi è attribuibile alla ricostruzione della chiesa a opera dell’abate Desiderio. L’interno della chiesa abbaziale è decorato da una serie di affreschi di scuola bizantino-campana e rappresentano uno dei più rilevanti cicli pittorici dell’epoca presenti nel sud Italia, in virtù della sua bellezza e del suo stato di conservazione.
La decorazione inoltre è confrontabile con miniature realizzate nello scriptorium dell’abbazia di Monte Cassino. Mirabile è l’intero sviluppo degli affreschi che occupa le navate, le absidi e la controfacciata.
Ogni affresco presente su ciascuna zona interna alla chiesa, mostra una numero di scene davvero magnifico. Iniziando dalle pareti della navata centrale in cui si possono ammirare scene del Nuovo Testamento su due registri, tranne per la Crocifissione e l’Ascensione, che li occupano entrambi. Nei pennacchi delle arcate i Profeti; sulle pareti delle navate laterali storie dell’Antico Testamento (molto danneggiato); rimangono quattordici scene, tratte dai libri della Genesi e dell’Esodo e, infine, la storia di Gedeone tratta dal libro dei Giudici.
Sulla controfacciata troviamo: il Giudizio Universale; sull’abside maggiore il Cristo in trono tra i quattro simboli degli Evangelisti, sotto i quali si trovano gli arcangeli (Michele, Gabriele e Raffaele) e alle estremità Desiderio e san Benedetto; infine sull’abside minore posto a sud sono raffigurati la Vergine tra due Angeli.
Informazioni Turistiche
Abbazia di Sant’Angelo in Formis
Via Luigi Baia, 120
Capua (CE)
Tel. +39 0823.96.08.17
Sito Web: www.basilicainformis.altervista.org
Orari di Visita
Dal lunedì al venerdì
(08:00 – 13:00 e 15:00 – 20:00)
Sabato e domenica
(10:00 – 12:30 – 16:00-17:00)
Cosa vedere nei dintorni
Straordinari i dintorni dell’abbazia, specie dal punto di vista archeologico e artistico-architettonico. Le due più importanti attrazioni turistiche della zona sono senza dubbio il sito archeologico di Capua (circa 4 km) e la splendida e famosa Reggia di Caserta (11,6 km) che, per la loro rilevanza, meritano una trattazione a parte.