Visita l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone in Abruzzo. Scopri cosa vedere nell’abbazia abruzzese, con indicazioni su orari d’ingresso.
Storia dell’Abbazia di Santo Spirito al Morrone
L’Abbazia di Santo Spirito al Morrone, situato a Sulmona in località Badia, deve la sua fama grazie all’importanza che ebbe tra la Congregazione dei Celestini in quanto fu proprio Pietro di Angelerio
successivamente salito al soglio pontifico con il nome di Celestino V, ha fondarlo nel XIII secolo ampliando probabilmente la chiesetta di Santa Maria e poi diede una forte spinta alla realizzazione di una nuova chiesa dedicata allo Spirito Santo a cui affiancò il Monastero. Nel corso dei secoli l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone subì varie fasi di ampliamento. Ciò è evidenziato da alcune significative e altrettanto splendide testimonianze finché il terremoto del 1706 non spinse a effettuare importanti interventi di restauro.
Visita l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone
La struttura principale del complesso abbaziale di Santo Spirito al Morrone è composta dalla chiesa settecentesca dove spicca la facciata in stile borrominiano mentre l’interno, luminoso e dall’aspetto sobrio, è a croce greca con una cupola che poggia su colonne di ordine corinzio.
All’interno della chiesa si possono ammirare varie opere d’arte tra cui due altari impreziositi da marmi di vari colori: quello sulla destra dedicato a San Benedetto e quello sulla sinistra realizzato in onore a San Pietro Celestino. Nell’abside si apre l’imponente coro in legno di noce e finemente intagliato e al centro una splendida tela seicentesca di scuola napoletana raffigurante la Discesa dello Spirito Santo.
Nella controfacciata della chiesa si erge la possente cantoria d’organo, sostenuta da quattro pilastri; venne mirabilmente intagliata e scolpita da Giovan Battista Del Frate nel 1681.
Uno degli ambienti più suggestivi dell’Abbazia di Santo Spirito al Morrone è la cripta. Qui infatti Pietro Angelerio la fece diventare il luogo prediletto delle sue preghiere non appena arrivò alle pendici del Monte Morrone e dove successivamente fondò l’originale monastero. Pur avendo perduto molto del suo patrimonio artistico, l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone custodisce delle opere d’arte degne di nota come la Cappella della famiglia Cantelmo-Caldora affiancata alla chiesa.
All’interno è visibile il monumento funebre commissionato da Madonna Rita Cantelmo e realizzato da Gualtiero di Alemagna nel 1412. Nella parte frontale sono presenti tre riquadri: al centro troviamo l’Incoronazione della Vergine e sui lati sono rappresentati gli Apostoli. Il Refettorio è una vasta sala decorata con pitture murali del ‘700 realizzate da Frate Joseph Martinez con rifiniture ricche di decorazioni in stucco.
Oltre alla chiesa, il complesso religioso è composto anche da 5 cortili interni. Quelli più moderni sono il cortile maggiore chiamato anche “Cortile dei Platani”, grazie alla presenza di alberi centenari; costituisce il punto strategico della struttura e permette l’ingresso ai vari ambienti dell’Abbazia di Santo Spirito. Il secondo cortile è chiamato “Cortile dei Nobili“, di forma rettangolare, con un porticato dove le pareti sono decorate a stucco e in ultimo il “Cortile del Pozzo“, rimasto incompleto evidenziato dal fatto che i muri sono privi di intonaco.
Informazioni Turistiche
Abbazia di Santo Spirito al Morrone
Via Badia, 38
Sulmona (AQ)
Tel. +39 0864.32.849
Sito Web: www.santospiritoalmorrone.beniculturali.it
Biglietti d’Ingresso
Intero: 4,00 €
Ridotto: (18-25 anni): 2,00 €
Gratuito: per i minori di 18 anni
Cosa vedere nei dintorni
Le vicinanze dell’Abbazia di Santo Spirito al Morrone offrono notevoli spunti di visita. Luoghi dal fascino mistico e solenne come i celebri e suggestivi eremi della Majella e il Parco Nazionale della Majella, una delle aree dal pregio naturalistico più rilevanti d’Italia. Senza dimenticare il caratteristico borgo di Pacentro (13,7 km) e la splendida Sulmona, centro strategico della Valle Peligna.
Infine merita una vista il piccolo e interessante sito archeologico di Corfinium, capitale del popolo dei Peligni (I milelnnio a.C.), l’antica città di Corfinio (7,1 km).