Il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu

Guida su cosa vedere nell’area protetta sarda. Scopri i luoghi più belli da vedere nel parco, gli itinerari naturalistici e la natura

Visita il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu

L’istituzione del Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, non ancora del tutto definito nei confini, ha fermato ma non proprio del tutto, la sistematica distruzione della fauna soprattutto quella più appariscente. Infatti il cervo sardo e il grifone non abitano più sulle montagne del Gennargentu. Comunque rimane un fatto importante, esso racchiude un’area dal paesaggio unico sia dal punto di vista geologico che botanico in quanto è su un’isola dall’orogenesi tutta particolare.

Vi sono aree nelle quali la superficie è formata da scisti cristallini sopra un basamento di granito che lo si può scorgere nei fondovalle oppure rocce frantumate che caratterizzano la parte nord occidentale di Punta la Marmora. Altre zone hanno l’aspetto dolomitico per la presenza di stratificazioni che formano strutture singolari come ad esempio la Piramide di Perda Liana. Il complesso montano è dominato da cime di un certo rilievo come Punta La Marmora (m 1834), Punta Paulinu (m 1792), Bruncu Spina (m 1829).

Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu
Paesaggio sul Gennargentu

Cosa vedere nel Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu

La geologia del Parco

Non si può tralasciare di segnalare i tanti fenomeni dovuti all’erosione da parte delle acque come le decine e decine di grotte tra le quali è d’obbligo citare le Grotte di Su Bentu e Sa Oche nella Valle di Lanaittu, i torrenti, e il canyon di Su Gurropu, ritenuto, con le sue pareti alte oltre 400 metri, il più profondo d’Europa e la grande dolina di Su Suercone.
La storia geologica della Sardegna è molto complessa ma qui basta ricordare che essa ha dato quell’impronta paesaggistica che oggi conosciamo e che il visitatore attento alla scoperta della natura può ammirare dalle varie angolature percorrendo i numerosi sentieri (per la gran parte costituiti da tracce non segnate per cui è consigliabile una guida) che attraversano il parco.

La Flora del Parco

La flora soprattutto è rappresentata da specie molto interessanti e in alcuni casi, uniche come ad esempio il Cardo del Gennargentu, il Ribes sardo, l’Astragalo del Gennargentu, la rara ginestra di Moris, la ginestra di Pantelleria, la ginestra di Corsica. A queste fanno seguito il Pruno prostrato, l’Agrifoglio, il Corbezzolo, ecc.. altre specie, pur non essendo endemiche, qui nel Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu assumono forme bizzarre come i ginepri spesso contorti e radicati nella roccia e il leccio che purtroppo vive in piccoli gruppi protetti dalla forestale. Il paesaggio vegetale si presenta spesso frammentato, a zone quasi del tutto brulle se ne alternano altre coperte da fitta boscaglia, altre ancora dove è predominante la macchia mediterranea.

La Fauna dell’Area Protetta

Passando alla fauna, benché scomparse alcune specie, ve ne sono altre piuttosto interessanti come l’Aquila reale e quella del Bonelli anche se presenti con poche coppe, l’Astore e lo Sparviero. Insieme al Muflone, al Corvo imperiale e al cinghiale, sono tra le specie di animali più vistose. Altri animali presenti sono la volpe, il Topo quercino, la martora, la Trota macrostigma, alcune specie di anfibi e rettili, dei quali le vipere sono completamente assenti perché evolutesi dopo la rottura della terraferma che univa la Toscana, alla Corsica e alla Sardegna detto appunto ponte Tosco-Corso-Sardo.
Anche i fondali marini sono ricchissimi di specie di pesci e soprattutto di invertebrati. L’area del parco ha un andamento piuttosto contorto. Nonostante questo, abbraccia notevoli emergenze storiche e culturali che il visitatore può ammirare lungo i vari percorsi.

I Borghi e i Siti Archeologici

Caratteristici sono i Nuraghi, tipiche costruzioni tra le più antiche di tutto il Mediterraneo, i rifugi dei pastori, anch’essi molto antichi e spesso diroccati ma comunque fanno parte della cultura dell’isola. Visite interessanti meritano alcuni centri tra i quali si segnala Orgosolo soprattutto per i suoi murales, oltre 150, che tappezzano vicoli, strade e piazze. Fonni, nei pressi del quale sorge la chiesa Madonna dei Martiri, è il più elevato dei comuni dell’isola situato a 1000 metri di quota. Il caratteristico Villaggio nuragico di Serra Orrios, costituito da una settantina di capanne. Infine Desulo, formato da tre nuclei abitativi denominati Asuai, Ovolaccio e Issirìa, contraddistinti da tre colori, rosso, blu e giallo.

Parco Nazionale del Gennargentu e del Golfo di Orosei | Turismo Viaggi Italia
La Pietra Lunga nel Golfo di Orosei (Santa Maria Navarrese)

Gli Itinerari del Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu

Da Oliena al villaggio nuragico di Tiscali

Nel Parco Nazionale del Gennargentu, segnaliamo due percorsi da fare in auto piuttosto interessanti. Il primo parte da Oliena, un centro agricolo situato a nord ovest del Monte Corrasi che si consiglia di visitare soprattutto per le sue piccole ma caratteristiche 11 chiese. Prima di arrivare a San Giovanni, una sosta per la Chiesa di Nostra Signora di Monserrata, e poco oltre per la Sorgente de Su Gologone. Dopo aver toccato il Lago del Cedrino, si entra nella stupenda Valle del Lanaitto dove costeggia il Rio de Sa Oche. Qui si possono esplorare a piedi le zone circostanti e la vallata. Si consiglia si farsi accompagnare per non rischiare di perdersi soprattutto per la visita alle tre grotte di Sa ‘e Corbeddu. Da qui si può proseguire a piedi per giungere alla Curtigia de Tiscali, una vasta dolina dove si trova il villaggio nuragico abbandonato di Tiscali.

Da Baunei alla Spiaggia di Goloritzè

L’altro itinerario in auto parte da Baunei fino ad arrivare alla chiesetta di San Pietro in Golgo risalente al XVIII secolo, da qui si torna indietro e a un bivio si prende la strada che porta ad as Piscinas. A poca distanza da questo punto c’è la Voragine del Golgo, un’immensa dolina, che sprofonda per 270 metri. Tornati all’auto, si prosegue a piedi scendendo alla Gola di Bacu Goloritzè per arrivare alla Guglia di Goloritzè dove si può godere dello spettacolo offerto da una formazione rocciose alta 143 metri e dalla Spiaggia di Goloritzè una delle più belle della Sardegna. Tutti i luoghi qui citati non sono che una minima parte di quello che il Parco Nazionale del Gennargentu questo parco può offrire al visitatore anche il più esigente.